La Posta ha sempre ribadito che intende fornire ai Cantoni un sistema di voto elettronico sicuro. Ora vogliamo quindi sapere fino a che punto questa soluzione è davvero a prova di pericoli. Per celebrare l’inizio del test pubblico di intrusione, attualmente in corso, abbiamo incontrato un hacker etico. Da anni ormai la Posta invita gli hacker a testare i suoi sistemi informatici al fine di rilevare eventuali punti deboli in materia di sicurezza, offrendo agli esperti un compenso per ogni falla identificata. La stessa idea viene ora applicata al sistema di voto elettronico con un test pubblico di intrusione, attualmente in pieno svolgimento.